Come viene prodotta
la nostra birra artigianale
Nel cuore di Montagnagà di Pinè, vicino al santuario della Comparsa, il Birrificio Comparsa è l’unica realtà sul territorio che realizza tutte le proprie birre impiegando esclusivamente cereali selezionati e trasformati direttamente in azienda, dove ogni fase di lavorazione è seguita dal campo fino al bicchiere.
Scopri il processo di produzione
della nostra birra artigianale
1. Trebbiatura
Trebbiatura Sui campi il lavoro inizia alle prime ore del mattino, circa verso la fine di luglio. La mietitrebbiatrice taglia, sgrana e raccoglie i chicchi con la velocità di un ettaro l’ora. L’orzo o il frumento vengono immessi sul rimorchio, caricati su un camion e nel giro di qualche giorno pronti per esser maltati.
2. Macinatura del Malto
Macinatura del Malto Nel nostro impianto per la birra artigianale la produzione di una cotta comincia dalla frantumazione dei malti. È un’operazione delicata e fondamentale, che richiede in primo luogo un cereale con il giusto grado di tostatura e friabilità. La macinatura viene effettuata con il mulino che ne regola la finezza. L’obiettivo è di salvaguardare il più possibile l’integrità delle glume, le bucce aderenti alla cariosside, e di frantumare la parte bianca e amidacea del chicco. Questa operazione è fondamentale perchè incide sulla resa e sulla qualità del prodotto finale.
3. Ammonstamento
Il processo di miscelazione e saccarificazione si effettua in sala cottura. Ai malti frantumai viene aggiunta acqua secondo precisi rapporti proporzionali. I tini dell’ impianto dispongono di un sistema di riscaldamento, di un agitatore con regolatore di giri e di una sonda termica. Il nostro birraio, modulando le temperature e il loro tempo di permanenza, attivando cosiì i diversi enzimi del malto affinché disgreghino l’amido e lo trasformino in zuccheri, che determineranno le caratteristiche del prodotto: corpo, grado alcolico e consistenza della schiuma.
4. Filtrazione
Quest’operazione consiste nel separare il mosto cioè la parte liquida dal residuo solido detto trebbie. Il liquido filtrato viene trasferito nella caldaia di bollitura. Durante questa fase, si esegue anche il lavaggio delle trebbie (sparging), che consente di estrarre ulteriori quantità di zuccheri.
5. Bollitura
Il mosto inizia la sua vivace bollitura che dura tra i sessanta e i novanta minuti. Durante il procedimento, aggiungiamo i luppoli nelle quantità previste dalle nostre ricette e che, per effetto del calore, innescano la loro azione amaricante e aromatizzante
6. Pausa di decantazione
Dal mosto caldo si eliminano i precipitati , generati durante la cottura – attraverso un effetto whirlpool (mulinello),il movimento circolare spinge la parte liquida verso le pareti e quella solida verso il centro. L’efficacia del vortice e’ indotto da una pompa che da la velocità d’ingresso del mosto
7. Fermentazione
Sono i lieviti che trasformano il mosto fino a fargli assumere il profilo organolettico e alcolico della birra . Ogni ricetta può adottare – per il processo fermentativo – tecniche diverse, che dipendono dalla scelta di lieviti a bassa oppure ad alta fermentazione. Fondamentale è la saturazione d anidride carbonica che si crea e che determina la gasatura finale.
8. Maturazione
Dopo la fermentazione, la birra viene mantenuta a temperature piu’ basse negli appositi tank affinché acquisti le caratteristiche necessarie al consumo. La maturazione, consente alla bevanda di ottenere limpidezza e di bilanciare, in forma abbastanza stabile, la dolcezza del malto e l’amaro del luppolo, la gradazione alcolica e la gasatura. Ogni tipo di birra matura in tempi diversi. Di norma la durata della fase maturativa si aggira fra le 5 e le 10 settimane e il periodo più lungo è richiesto dalle birre chiare a bassa fermentazione
9. Confezionamento
La birra ora è pronta per essere infustata o inbottigliata Le procedure di confezionamento sono particolarmente delicate perché implicano elevati rischi di infezioni microbiologiche e di alterazioni chimico-fisiche. È quindi indispensabile osservare le dovute precauzioni igieniche.